martedì 8 maggio 2012

Risultati dell'indagine e proposte per dare un seguito all'iniziativa


L’indagine sui bisogni formativi dei partecipanti al convegno ci ha permesso di identificare la percentuale di richieste di approfondimento sui vari argomenti trattati al convegno.
Sono emersi alcuni argomenti principali, intorno ai quali varrebbe la pena di organizzare incontri (seminari o tavole rotonde) che abbiano  come obiettivo quello di condividere conoscenze ed (auto)formarsi. Di seguito potete leggere gli argomenti più richiesti dai partecipanti ed alcuni commenti selezionati tra quelli che mi avete inviato via e-mail o che avete riportato in calce ai questionari stessi.


“Mi piace l’idea di una serie di incontri che coinvolgano anche famiglie ed istituzioni per ridurre lo svantaggio di chi si muove in una società NON a sua misura; i nostri ragazzi diversamente abili crescono nella scuola di tutti, ma che senso ha se poi, finito il percorso scolastico, vengono abbandonati in una società che non tiene conto dei loro bisogni speciali?”. Educatrice Scuola Primaria e Secondaria.

“Sono interessato alla didattica per progetti perché prevede progettualità, collaborazione e la costruzione di un prodotto; secondo me questo significa apprendere per competenze”. Insegnante ed educatore Scuola Secondaria di II° Grado.

“Educare al riconoscimento del punto di vista altrui (si può insegnare l’empatia?). Secondo me sì e la letteratura (la lettura) è lo strumento”. Insegnante Scuola Secondaria II° Grado. 

“Secondo me la scuola deve avvicinarsi alla vita ragazzi e metterli in condizione di immaginare come ciò che apprendono è utile a risolvere problemi pratici” Educatore Scuola Secondaria di I° Grado.

“Vorrei imparare ad usare la L.I.M. per la storia e l’italiano e a costruire unità di apprendimento meno artificiose e forzate (mi chiedo ancora: UdA perché dobbiamo o perché è meglio per i ragazzi?)”. Insegnante Scuola Secondaria II° Grado.  

“A questi convegni vengono sempre gli stessi: insegnanti che sanno mettersi in discussione e sono disposti ad imparare e re-imparare. E gli altri? I dirigenti scolastici dovrebbero fare più attenzione ai membri del collegio docenti che rifiutano di formarsi ed incoraggiarli a mettersi in gioco, altrimenti saranno sempre in pochi a ballare da soli”. Insegnante Scuola Secondaria I° Grado.


“Tante cose dette al convegno mi sono sembrate interessanti, ma poi tornati in classe si è soli con troppe idee, poche risorse e scarsa collaborazione. Forse la sfida è quella di imparare noi per primi a non lavorare in solitario”. Insegnante Scuola Secondaria II° Grado.


L’appuntamento è a settembre per un brainstorming su idee sul come, dove e quando. Ricordiamoci che gli incontri mirati a soddisfare i bisogni formativi dei docenti del nostro territorio sono stati pensati come occasioni di auto-formazione ispirata alla collaborazione ed alla condivisione di conoscenze ed al lavoro sinergico tra scuola, famiglia, ricerca ed istituzioni.

Buona estate a tutti e ancora grazie per la partecipazione, i suggerimenti e l’entusiasmo che avete messo nelle vostre proposte!
Claudia Tirendi

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