L’indagine sui bisogni formativi dei partecipanti al
convegno ci ha permesso di identificare la percentuale di richieste di
approfondimento sui vari argomenti trattati al convegno.
Sono emersi alcuni argomenti principali, intorno ai quali
varrebbe la pena di organizzare incontri (seminari o tavole rotonde) che
abbiano come obiettivo quello di
condividere conoscenze ed (auto)formarsi. Di seguito potete leggere gli
argomenti più richiesti dai partecipanti ed alcuni commenti selezionati tra
quelli che mi avete inviato via e-mail o che avete riportato in calce ai
questionari stessi.
“Mi piace l’idea di una serie di
incontri che coinvolgano anche famiglie ed istituzioni per ridurre lo
svantaggio di chi si muove in una società NON a sua misura; i nostri ragazzi diversamente
abili crescono nella scuola di tutti, ma che senso ha se poi, finito il
percorso scolastico, vengono abbandonati in una società che non tiene conto dei
loro bisogni speciali?”. Educatrice
Scuola Primaria e Secondaria.
“Sono interessato alla didattica
per progetti perché prevede progettualità, collaborazione e la costruzione di
un prodotto; secondo me questo significa apprendere per competenze”.
Insegnante ed educatore Scuola Secondaria di II° Grado.
“Educare al riconoscimento del
punto di vista altrui (si può insegnare l’empatia?). Secondo me sì e la
letteratura (la lettura) è lo strumento”. Insegnante Scuola Secondaria
II° Grado.
“Secondo me la scuola deve
avvicinarsi alla vita ragazzi e metterli in condizione di immaginare come ciò
che apprendono è utile a risolvere problemi pratici” Educatore Scuola
Secondaria di I° Grado.
“Vorrei imparare ad usare la L.I .M. per la storia e
l’italiano e a costruire unità di apprendimento meno artificiose e forzate (mi
chiedo ancora: UdA perché dobbiamo o perché è meglio per i ragazzi?)”.
Insegnante Scuola Secondaria II° Grado.
“A questi convegni vengono sempre
gli stessi: insegnanti che sanno mettersi in discussione e sono disposti ad
imparare e re-imparare. E gli altri? I dirigenti scolastici dovrebbero fare più
attenzione ai membri del collegio docenti che rifiutano di formarsi ed
incoraggiarli a mettersi in gioco, altrimenti saranno sempre in pochi a ballare
da soli”. Insegnante Scuola Secondaria I° Grado.
“Tante cose dette al convegno mi
sono sembrate interessanti, ma poi tornati in classe si è soli con troppe idee,
poche risorse e scarsa collaborazione. Forse la sfida è quella di imparare noi
per primi a non lavorare in solitario”. Insegnante Scuola Secondaria II°
Grado.
L’appuntamento è a settembre per un brainstorming su idee
sul come, dove e quando. Ricordiamoci che gli incontri mirati a soddisfare i
bisogni formativi dei docenti del nostro territorio sono stati pensati come
occasioni di auto-formazione ispirata alla collaborazione ed alla condivisione
di conoscenze ed al lavoro sinergico tra scuola, famiglia, ricerca ed
istituzioni.
Buona estate a tutti e ancora grazie per la partecipazione,
i suggerimenti e l’entusiasmo che avete messo nelle vostre proposte!
Claudia Tirendi
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